28 agosto 2010
ALL'OMBRA DEGLI ULIVI E DENTRO L'URNE
Può darsi che la politica sia una scienza un po' ostica per me, ma non riesco del tutto a capire dove stia la novità. Poi ci torno con più calma, ma mi pare che lo schema sia sempre lo stesso: c'è l'emergenza democratica, quindi poche storie, mandiamo a casa Berlusconi prima che faccia danni irreversibili. A parte che - vorrei sottolinearlo - l'emergenza dura da una quindicina d'anni e che la sinistra non è stata mai capace di giocare d'anticipo (insomma giocare al Cln va bene una volta, ma alla fine resta il dubbio che non si abbia un progetto razionale e una visione alternativa su cui farsi inseguire). Ammettiamo però che l'elettore di sinistra anche stavolta risponda all'appello. Chi mi dice che, finita l'emergenza, non mi ritrovo Pecoraro Scanio ministro dell'agricoltura? E che non sia questa - in realtà - la vera emergenza cui la sinistra deve far fronte? Perchè - vedete - è stato Berlusconi a tirar fuori Fini dalle catacombe e non vorrei che fosse Bersani a legittimarlo come salvatore della Patria una volta che ci sarà da vergognarsi di un nuovo Turigliatto in Parlamento.
|