8 dicembre 2008
LA LETTERA SCARLATTA
Oggi il Corriere della sera ospita l'ennesima variazione sul tema. Che poi sarebbe il seguente: la sinistra non diventerà mai adulta perché incapace di fare i conti col proprio passato e i nipotini di Togliatti sono affetti dal solito settarismo e che democrazia compiuta sarebbe quella italiana se alla fine si riuscisse a togliere la maschera a tutti i comunisti, a schiaffeggiarli sulla pubblica piazza e ad apporre loro una bella lettera scarlatta sul petto, non la “a” ma la “k”. L'articolo - “Dimenticare (ora) Berlinguer” - è di Pierluigi Battista, ma poteva essere di Galli della Loggia o di Panebianco: la sostanza sarebbe stata la stessa. Prendendo spunto dalla copertina dell'Espresso, Battista parla dalla presunta “alterità etica e antropologica” della sinistra. “Il Pci di Berlinguer – scrive – impugnò la bandiera della diversità (...) una superiorità non più fondata sulla conoscenza e il possesso delle leggi della storia, bensì di quelle dell'etica”. E poi chiude con un ghigno vagamente stronzetto: “Oggi quell'illusione svanisce e niente appare più autoconsolatorio che richiamarsi a un'età dell'oro...”. Ora, qua si pensa – con Battista – che la “questione morale” di Berlinguer non sia stata una bella trovata, però si ritiene anche che sia passata. E se ne devono convincere anche al Corriere della sera, a meno che non si siano definitivamente adagiati sul teorema che i comunisti vivano (tutti) al di sopra delle proprie possibilità morali. E di teorema si tratta, tanto che – sempre oggi – per dimostrarlo intervistano il professore girotondino Ginsborg, quello del ceto medio riflessivo, uno dei campioni di questa presunta “alterità”. Il titolo è emblematico: “Questo partito può finire come il Psi”, dove per “questo partito” si intende il Pd. Magari domani intervistano Pancho Pardi e fanno scrivere l'editoriale d'apertura al pronipote di Masaniello. La sinistra sarebbe ben stupida, se non altro per non cadere nelle trappole di Battista-Galli della Loggia-eccetera, a ritenersi eticamente migliore della destra. E comunque, a costo di fare la figura dei soliti comunisti – quelli con la “k” scarlatta appuntata sul petto – una domanda ce l'avremmo e la formuliamo con l'umiltà del caso: e se fossero gli altri ad avere il complesso di inferiorità?
21 febbraio 2008
OLTRE LA DIFFERENZIATA
Dopo i noti fatti sono molto sensibile alla raccolta differenziata. Ieri sera sono sceso per differenziare una sporta consistente di carta: fogli, riformisti, repubbliche, corrieri, stampe, eccetera. Al bussolotto mi si avvicina furtiva una signora sulla sessantina che mi fa: "Che me li può regalare?" Momento di stupore, poi si giustifica: "Sa... per il mio cagnolino". "Ma certo - le faccio io - tenga, magari Io donna non è proprio indicato", e lo getto tra carta e cartoni mentre ci sorridiamo complici. Ecco, non so quale insegnamento trarre da tutto ciò. La signora non sembrava una squatter, una di quelle per l'azione dimostrativa, disperata, individuale contro il sistema dei media. E neanche una semplice casalinga. Troppo sfrontata, troppo creativa. E se fosse l'avamposto delle nuove truppe cammellate di Pecoraro Scanio? Pattuglioni di cittadini che puntano direttamente al riciclo autogestito come ulteriore tappa nella battaglia al cuore dello Stato? Mi chiedevo inoltre: a chi rifileranno gli editoriali di Panebianco o di Pigi Battista riciclati?
10 gennaio 2008
PANEBIANCO NON E' ANDATO ALLA MONTAGNA
Leggendo che per Angelo Panebianco il senso della moratoria di Ferrara non è, "come pensano i poveri di spirito, di attaccare la legge 194..." viene un po' da sorridere. Ma, benedetto Iddio, se vuoi essere utile alla causa, ripassa almeno i fondamentali.
|