16 marzo 2005
E' LA BUONA FONTE A SPOGLIARE IL RE
Non so se sia il caso di avventurarsi in certi discorsi, però la lettura di un articolo di Ian Buruma sui blog, pubblicato dal Corsera lunedì, mi ha fatto un po’ ripensare ad una serie di cose. Un paio di passaggi (il resto è qui): «La proprietà dei mezzi di informazione è caduta nelle mani di gigantesche industrie dello spettacolo. Quindi le nuove tecnologie, soprattutto Internet, hanno procurato al mondo dell’informazione un numero praticamente illimitato di fonti (…) spesso i blogger non hanno il tempo né le risorse per condurre indagini in proprio. Al pari delle riviste che fanno satira o gossip, si basano su soffiate, fughe di notizie e pettegolezzi».
| inviato da il 16/3/2005 alle 22:58 | |
16 marzo 2005
LOTTA DI CLASSE
Di questo articolo di Gianluca Nicoletti sui blog hanno parlato in tanti (un riassunto qui). Cosa dire? Che ne consiglio la lettura innanzitutto perchè è scritto bene. E poi perchè considero intrigante la tassonomia tra blog fighetti e suk dei sottoblog.
| inviato da il 16/3/2005 alle 16:26 | |
20 novembre 2004
PRIMUM BLOGGARE DEINDE PHILOSOSOPHARI
In questo sabato di lucore difficilmente decifrabile, che è più simile alla caligine di cui parla Fra’ Bonaventura da Bagnorea ne l’Itinerario della mente a Dio, ho interrogato il mio blogghettino sul perché tutto scorra e il tempo sia un fiume che porta via i post, belli e brutti, ricchi e poveri, lunghi e corti. Chiedo lumi ai filosofi in studio, ma la stessa struttura del blog fa pensare alla tragicità dell’Essere-per-la-morte di Heidegger: ogni istante che va è uccisione della vita e questa è la nostra condizione, plasticamente sancita dal calendarietto in basso a sinistra. Oppure nello scorrere incessante della vita - e dei post - dobbiamo vedere, nietzscheanamente, l’affrancamento da una prospettiva di permanenza metafisica che sì, è quello che ci fa morire veramente?
| inviato da il 20/11/2004 alle 11:2 | |
27 ottobre 2004
METAFA PESSIMISTA
Se - come dice lui - il blog è una parete bianca e il post è la pallina da tennis (anzi, è il rimbalzo che la pallina fa sulla parete), e se i commenti ai post - come afferma lui - sono le macchie che la pallina lascia sul muro, allora la blogosfera rischia di diventare un gran casino di palle che rimbalzano nei sottoscala e che coprono, con un ronzio democraticamente appagante, le voci di quelli del primo piano che, intanto, tramano di costruire milioni di pareti per continuare a parlare indisturbati, coperti da quel ronzio. Ma potrebbe essere anche che abbia ragione il vecchio John Stuart Mill per il quale la libertà non può che generare progresso e democrazia, ma io oggi sono un po' scuro e dovete tenermi così.
| inviato da il 27/10/2004 alle 10:33 | |
6 settembre 2004
LA SVOLTA
Ammettiamo che leggiate (grazie a Qp) questa promessa: "Ogni giorno avrai tanti utenti che entreranno nel tuo blog, leggeranno i tuoi post e lasceranno messaggi". Come fate a dire di no ad un'offerta così? Insomma, è andata: mi sono abbonato (150 euro al mese). E adesso palla al centro.
| inviato da il 6/9/2004 alle 10:43 | |
29 maggio 2004
VA A FINIRE CHE SMETTO
Occhiello: Sempre più diffusi oggetti e tendenze che aiutano a guardarsi e ad esibirsi a distanza. Una vita a puntate Titolo: Webcam, blog e videotelefonini ecco i ragazzi della reality generation (La Repubblica)
| inviato da il 29/5/2004 alle 15:51 | |
17 maggio 2004
METAFE
A proposito di rapporti tra bloggers e giornalisti, qualcuno ha parlato di weblog sidecar, weblog isole sperdute e weblog centri di riciclaggio. Quello che amo del blogger è la fantasia e il sapiente uso delle metafore.
| inviato da il 17/5/2004 alle 21:36 | |
22 aprile 2004
DELL'UTILITA' PERSONALE DEI BLOG
Con la storia della liberazione degli ostaggi Mario Adinolfi ha avuto ieri una messe di visite e - sicuramente - anche oggi farà festa. Solo che qualcuno gli dà del cazzaro (leggere i commenti). Io dico: aspettiamo qualche ora e poi commentiamo.
| inviato da il 22/4/2004 alle 8:35 | |
20 aprile 2004
PLUTARCO: DEL FAR BLOG
"Quanto tempo libero si riesce a guadagnare se non si guarda quel che ha detto, fatto o pensato il vicino, ma solo a quel che noi stessi facciamo?” (La curiosità, in Moralia, IV, 18)
(via Azioneparallela)
| inviato da il 20/4/2004 alle 21:59 | |
4 aprile 2004
PASOLINIANA
"Il fascismo inconsapevole o comunismo manifesto (sempre totalitarismo è) di molti blog italiani mi stupisce ogni giorno di più". (Camillo)
| inviato da il 4/4/2004 alle 21:39 | |
24 marzo 2004
E SE I BLOG FOSSERO SOLTANTO SBRACO?
Elio Paoloni: "Questa scrittura immediata non ha i fondamenti teorici e tecnici della scrittura automatica, non ha altri presupposti che non siano quelli del riportare quello che si vede. Non è neanche l’école du regard, sia chiaro: non c'è intento ideologico, non c'è straniamento, l’imperativo del distacco. Si abdica per stanchezza, per sfiducia (anche nei propri mezzi?). A volte si registra anche con simpatia, con partecipazione, ma si evita il più possibile l’intervento dell'autore, di quel che di arbitrario, di gerarchico, di antidemocratico – e di faticoso – l’autore metteva in campo. Non conta più la voce dello scrittore (che nei casi migliori, ovviamente, resta), conta la sua assenza. Si testimonia, si fa da trasduttori: sarà il lettore a decidere dell’importanza di un particolare, del senso di un incontro, delle conclusioni da trarre. Si vuol destare il lettore dalla sua pigrizia, oppure compiacerlo rendendosi trasparenti? Forse si vuol solo trarsi d’impaccio: non avendo più bussole (esasperazione del postmoderno, o del mai superato moderno – come vogliono alcuni pensatori) si dice al lettore: fai da te, vedi se ne cavi qualcosa".
Ma ciò che suona perentorio è questa frase "Nihil contra blog nisi blog ipse", che Azioneparallela utilizza per introdurre l'articolo di Paoloni.
Adesso vado a dormire chè la notte porta consiglio.
| inviato da il 24/3/2004 alle 22:42 | |
13 marzo 2004
BLOG: URGE TERZO POLO
Allora. Visto che c’è stata recentemente una polemicuzza innescata da Ivo Forni – quello che fa splatting – sul fatto che oggicomeoggi sulla rete c’è il partito Mediaset, rappresentato da Macchianera, e il partito Rai, che poi sarebbe una galassia di blog che si muove tra Foglio e Riformista, urge assolutamente terzo polo. Giuseppe Granieri - che forse delle polemica e del terzo polo giustamente se ne infischia - ha lanciato una proposta: fare dei local blog, cioè delle reti di produzione di informazione autonome. Per sapere con precisione di cosa si tratti e se sia utile vi consiglio di andare a leggere anche qui. Arsenico - per il quale questo è il futuro - il suo blog locale lo ha già organizzato: si chiama Sudsalento. Che è una terra bellissima. Ma questo non c’entra niente.
| inviato da il 13/3/2004 alle 8:22 | |
10 marzo 2004
CONFLITTO DI INTERESSI
Scrive Ivo Forni: "La blogosfera del momento assomiglia molto al sistema televisivo italiano: da una parte c'e' il Berlusca-Macchianera con la sua bNation e il suo format ben preciso e riprodotto da decine di bloggers: 1 commento satirico + 2 commenti "Grande Fratello" + 1 link e citazione al blogger amico + 1 zinna o culo formato jpg + 1 pensiero del filosofo disoccupato di turno, consigli per gli acquisti. E' un format che funziona, tanto di cappello. Dall'altro lato abbiamo il partito Rai con le veline governative, che arrivano sostanzialmente dall'area de Il Foglio o del Riformista/Cannocchiale e si riproducono qui e la' secondo le capacita' intellettive e grammaticali dei vari blog-canali: Sofri jr. fa una puzzetta, Camillo annusa e i bloggers di destra giurano che Israele e' l'unico stato democratico che consente le puzzette in Medio Oriente, ManteBlog si lagna perche'? non era una puzzetta wi-fi, Brodo tira fuori i dati statistici sulle puzzette U.S.A. del 1995".
Essendo Attentialcane un blog che utilizza la piattaforma Rai del Cannocchiale e - al contempo - una delle firme di Macchianera, mi sa che, fatti i dovuti distinguo, sia un merdoso tycoon con un rovinoso conflitto di interessi.
| inviato da il 10/3/2004 alle 19:4 | |
19 febbraio 2004
PICCOLI BLOGGER CRESCONO
La Terza Ci della Media Statale J. K. Kennedy ha visitato la redazzzzione giornalistica del Corriere della Valtellina. I redatttori hanno mostrato loro come si confezzziona una notizzzia. Molti di loro saranno blogger.
| inviato da il 19/2/2004 alle 23:3 | |
29 gennaio 2004
ALTRO CHE TERZISMO
Poche cose sono ormai noiose come le discussioni e le dissertazioni sul "fenomeno" blog e su "cosa significano e cosa rappresentano i blog" (rappresentano questa cippa). (Wittgenstein)
| inviato da il 29/1/2004 alle 21:35 | |
21 gennaio 2004
COME LA NAVE LASCIA LA SUA SCIA...
Ho visto un servizio sul tg1. Diceva: un ragazzo su quattro ha un suo blog. E poi: si tratta di diari. E poi: sostitutivi del vecchio diario scolastico. Ma sarà vero?
| inviato da il 21/1/2004 alle 15:16 | |
29 ottobre 2003
GUIA, GONIO E NOI QUI A RESPIRARE ZOLFO
Sulla polemica sollevata da Guia Soncini sono intervenuti in tanti. Livorosi, plaudenti, terzisti pelosi, denigranti, molleggiati del post, postini di merce altrui. Tra questi, la Soncini ha sollevato un metro da terra Gonio: un genio, dice, ad aver scritto questa cosa qui. Evidentemente colpito dall'attenzione della Guia, Gonio ha vergato una nuova sura (basta con 'sti termini tipo "post" o "prissincolinnessenciuso"), nella quale si nasconde - da bravo genio - nella sua lampada e dice che scrivere per un blog "non è frutto di talento", ma "di quella manualità combinatoria che è nello spirito dei tempi". Leggete tutto. Vi resterà in bocca una specie di tristezza da esposizione allo zolfo.
| inviato da il 29/10/2003 alle 9:8 | |
26 ottobre 2003
AMISCI DEL CANNOCCHIALE (post un po’ lungo da leggere fino in fondo)
L’uscita del secondo inserto cartaceo del Cannocchiale mi piace di più poiché c’è anche un mio post. Questo lo volevo dire per dichiarare subito alcune delle ragioni – forse le più sostanziose – del successo dei blog: l’egocentrismo e la volontà di affermazione. Che poi, nell’accezione positiva, sarebbero libertà di giudizio e individualismo sano. Detto questo, dichiaro solennemente un’altra cosa: i commenti sull’inserto – compreso questo - sono indicativi del fatto che la maggior parte dei blogger se ne strafotte della blogosfera. Più o meno tutti vogliono un supporto di carta per veder frusciare le proprie idee. Perché vuoi mettere l’odore inebriante dell’inchiostro? Ringrazio Arsenico per averne isolato alcuni di commenti. Io proverò a dire qualcosa che non sia stato già detto, prendendo spunto da chi mi ha preceduto e ferma restando la profonda verità espressa da Orfini: chi commenta in fin dei conti sproloquia sul lavoro altrui.
1) AGENDA SETTING O “EFFETTO PECORA” Gli argomenti portanti di questa edizione – nella prima non ce n’erano – sono: “Mode e sesso nei camerini”, “Amori liquidi”, la svolta di Fini, “Multiplex reloaded”. Dimenticavo l’editoriale dedicato al “pippone” della Guia Soncini. A Nonsolorossi la cernita è piaciuta, a me un po’ meno. Vorrei però andare ancora più su nella catena, parlare non della scelta del Cannocchiale (che rispetto proprio perché una scelta) bensì del meccanismo di selezione degli argomenti da parte di chi ha un blog da riempire. E mi chiedo: come mai i diari on line hanno una propensione marginale molto elevata a trattare questioni per osmosi, cioè andando dietro a tre o quattro guru e mammasantissima della rete? L’originalità di ciò che appare sul Cannocchiale è discreta, ma qualcuno mi sa dire perché si sente il dovere - sul Cannocchiale meno, ma la rete non è soltanto il Cannocchiale - di parlare di Scarpa, della Soncini, di Matrix, del Foglio, di Vanity Fair, dell’Isola dei Famosi, dei libri così e cosà? Lo so, anche io non sono immune da questo “effetto pecora”, ma è preoccupante che uno strumento che dovrebbe essere la quintessenza della libertà espressiva si faccia dettare – appunto – gli impegni da inserire nell’agenda. Non sarà che in giro, nella rete, ci sia più conformismo di quanto non si voglia ammettere? O che il conformismo peggiore sia proprio quello degli anti-conformisti? Coraggio amici… facciamo in modo che questo argomento sia uno dei prossimi presenti nell’edizione del 15 novembre.
2) REFUSI CARTACEI Mario Adinolfi, tra le tante cose dette, punta l’indice contro i refusi presenti nell’editoriale. E’ una mia fissazione e chi mi legge lo sa. Certo, gli errori si notano molto di più sulla carta, ma non vedo perché non si debbano evitare anche nei blog. Sì - sento già bordate di fischi e di distinguo - il blog è uno strumento agile, veloce, a metà strada tra scrittura e parlato. E che c’entra? Il fatto è che molti blogger non commettono soltanto errori di battitura, bensì si fanno beffe della grammatica, dell’ortografia e della logica. Questa pratica nefasta è stata adottata – purtroppo – anche da alcuni giornali (Corsera, Repubblica). A coloro che dicono che una lingua è viva se si evolve rispondo che un errore è un errore, non un’evoluzione. E non venite a spiegarmi – Popper alla mano - che l’evoluzione è possibile soltanto grazie agli errori. Qui si parla di questioni meno complesse.
3) GNOCCA-CULO-TETTE In uno dei vari commenti che ho letto veniva sollevata la seguente questione: ma la vogliamo mettere in copertina un po’ di gnocca, sennò come facciamo a vendere? Vorrei sommessamente far notare il fenomeno Letizia che – credo – non sia sfuggito a nessuno. Perché tirarsela tanto da alternativi, da impegnati, da pensosi osservatori del circo umano? Alzi la mano chi non guardi almeno una volta al giorno le foto di Letizia a cui faccio i miei complimenti per le scelte sempre competenti. Propongo di sdoganarla anche sulla carta. D’altro canto se lo fa Panorama e L’Espresso – di mettere i culi in prima pagina, voglio dire – lo potrà fare anche il Riformista, seppure sia un quotidiano meno ecumenico di quei settimanali lì. Cosa? Mancano foto per le femminucce? E provvedete no!
4) OI BARBAROI Qualcuno dice: per rendere l’inserto più significativo apriamo le porte ai blogger delle altre piattaforme. Ai barbari, appunto (barbari nel senso greco del termine per carità di patria). Proposta intelligente. Solo che le difficoltà per rendere leggibile un’edizione del genere sarebbero moltiplicate. Come fai a rendere sulla carta un universo intero dopo aver cercato di imbrigliare soltanto il sistema solare?
5) PROFILI Sempre Mario Adinolfi propone di presentare i post con una breve introduzione dell’autore. Tipo: questo è “attentialcane”, mangia un paio di ossi al giorno, ringhia per scherzo e gli piacerebbe una cuccia più confortevole. In alcuni autori (oddio che parola!) credo ci sia la volontà di proporsi, scorrazzare, arrivare, dimostrare. Ed è proprio questa la cifra dell’osservazione del buon Mario: guardate siamo qua, alcuni di noi sono pure dei bravi giornalisti. Ma forse ho equivocato il senso. O no?
6) IL CARDINALE BELLARMINO E IL CANNOCCHIALE DI GALILEO Uno dei motivi per i quali il cannocchiale di Galileo non poteva andare bene alla Santa Romana Chiesa era che la Verità della Natura doveva essere indagata senza mezzi. L’occhio umano, creato da Dio, era senz’altro migliore di qualsiasi altro marchingegno creato dall’uomo. Tutta questa materia – affascinante – è contenuta in un testo di Geymonat e in un altro di Feyerabend (anche in altri in verità, ma io conosco soltanto questi). Adesso io dico: un inserto cartaceo difficilmente può essere un cannocchiale migliore di una piattaforma blog per rendere appieno la “verità” della blogosfera. Però, nell’ottica di una commistione di linguaggi e tenendo conto dei punti precedenti (la carta resta sempre la meta agognata di qualsiasi blogger), beh, allora non mi va di fare la parte del cardinale Bellarmino. Ben venga l’inserto cartaceo e la prossima volta scegliete un pezzo mio un po’ più lungo, eccheccazzo!
| inviato da il 26/10/2003 alle 12:6 | |
21 ottobre 2003
GUIA VA ALLA PUGNA
Guia Soncini is here. Lei e le sue battaglie contro i blogger segaioli, che ci sono, ci sono. Quantunque Leonardo scriva un "pippone" grosso così sul fatto che Guia fa male ad utilizzare il termine pippa o pugnetta, vorrei riproporvi un elogio "scientifico" della masturbuzione e una fine "esegesi" della parola onanismo. Si parla lo stesso di seghe, ma almeno non facciamo la figura dei volgari.
| inviato da il 21/10/2003 alle 10:27 | |
19 ottobre 2003
PER UN PUGNO DI CLIC
Questi sono gli effetti collaterali del blog.
| inviato da il 19/10/2003 alle 14:55 | |
17 ottobre 2003
SEGAIOLI IRACHENI
Gay. Architetto. Iracheno. Aveva un blog sotto Saddam e durante la guerra scatenata da Bush. Adesso è diventato un libro. Poi dal Foglio dicono che... ma forse c'hanno pure ragione a volte.
| inviato da il 17/10/2003 alle 13:32 | |
15 ottobre 2003
DEMOCRAZIA PIPPAROLA?
Se i blog possono essere fonte di democrazia? E perchè no? (Federico Rampini)
| inviato da il 15/10/2003 alle 17:0 | |
15 ottobre 2003
NELLA JACUZZI CON PROUST E GUIA
Di Guia Soncini, pipparoli, vasche da bagno e rimembranze. Ah, la levità del blog!
| inviato da il 15/10/2003 alle 15:29 | |
8 ottobre 2003
EHILA' CAZZONI MEDIOCRI!
"La blogstar articola ed aggrega frammenti sterotipati di intelligenza, di acume e di dialettica in un mix che non è facilmente attingibile al suo lettore. La vera blogstar non è erudita, ma sfruttando l'asincronia delle sue epifanie (il bello della differita) attinge ad un vasto repertorio di divagazioni googliche, reminiscenze scolastiche, emergenze proustiane di un'infelice infanzia fumettisitico televisiva. Nè ignorante, nè nerd, non prova la necessità di acculturarsi se non per lo stretto necessario a stupire (con moderazione) il lettore. Schiva il contatto con le vertiginose zone dello scibile e si crogiola nella sua mota quotidiana di notizie inutili (...) La blogstar convince il lettore, con il suo esempio palese e trionfante, della innata disparità delle capacità, anche nella contingenza strutturale di una società che annulla il talento nella mediocrità". Il resto leggetevelo direttamente su Gonio che sa di cosa parla.
| inviato da il 8/10/2003 alle 14:56 | |
22 settembre 2003
QUANDO IL BLOGGER SOGNA IL FOGLIO
Che il linguaggio e gli argomenti del Foglio abbiano fatto scuola tra i blogger è un dato di fatto e Giallodivino - la cui disamina è puntuale e preziosa - non scopre nulla di nuovo. Aggiungeteci un sano dosaggio di snobismo, di accolitismo (o elitarismo familista) e di sfighismo (o guardonismo da dietro il persianismo) e il gioco è fatto.
| inviato da il 22/9/2003 alle 15:2 | |
22 settembre 2003
NON MI SENTO UNA BLOGSTAR
Proserpina risponde a qualche domanduccia sui blog. E si schermisce. (via Mappamondo)
| inviato da il 22/9/2003 alle 10:37 | |
8 settembre 2003
I PEONES ASSALTANO IL CIELO (una luna di marmellata per noi)
Una volta Luca Sofri disse di non essere disposto a scendere al livello dei bambini, chè non sono alla sua altezza. La cronacuzza è in questo post. Oggi leggo che Personalitàconfusa svillaneggia il popolo bue dei blogger senza pedigree e li chiama trolls che polemizzano a vanvera. A dire la verità scrisse una cosa snobbetta anche tempo fa. Herzog dal canto suo riesuma un vecchio post di Leonardo che invitava a non rispondere a tutti quelli che scrivono. Un po' di sano distacco a volte serve ad avere successo. Sì, successo. Perchè il prof Leonardo - nel pezzo incriminato da Herzog - dava consigli amichevoli per accrescere il numero di visitatori. Ora siano chiare due cose: la lotta di classe dei peones non sa cosa farsene dei pelosi consigli dei padroni. E - soprattutto - noi si polemizza a vanvera appositamente. Per far rifulgere la luce delle vecchie, mordaci, inarrivabili stelle in questo cielo con una luna di marmellata. Burp!
| inviato da il 8/9/2003 alle 14:8 | |
2 settembre 2003
AMERICA' FACCE SULLIVAN
Una delle cose più divertenti sulla "bloggheritas" che mi sia capitato di leggere. (Gonio)
| inviato da il 2/9/2003 alle 15:4 | |
25 luglio 2003
CATTIVI MAESTRI?
George Orwell? Fu un blogger ante titteram.
| inviato da il 25/7/2003 alle 12:35 | |
25 luglio 2003
SE IL GIORNALISTA APRE UN BLOG
Antonio Montanaro fa il giornalista, ha aperto un blog e parla del perchè i giornalisti non devono odiare i blogger. O bloggers? Mi sa che ci vuole la "s".
| inviato da il 25/7/2003 alle 10:45 | |
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