17 maggio 2011
IL SOSPETTO
E' stato Strauss Kahn
Strauss Kahn
Carla Bruni
Sarkozy
| inviato da Attentialcane il 17/5/2011 alle 23:11 | |
14 maggio 2011
LA MASCHERATA
"... la sinistra ha candidato a Torino un uomo di governo, Piero Fassino, e a Milano un simbolo révolté contiguo alla mascherata rivoluzionaria, solidarista, assistenziale che in questo paese non finisce mai". (Giuliano Ferrara)
Pisapia
Moratti
Ferrara
Fassino
| inviato da Attentialcane il 14/5/2011 alle 14:47 | |
12 maggio 2011
S'INFIAMMA LA CAMPAGNA ELETTORALE A MILANO
Pare che guidasse il padre di Gattuso
12 maggio 2011
LANCIARE IL SASSO E NASCONDERE IL SEDERE
Oltre a volere un silos la sinistra - pavida e irresponsabile - fa le puzzette negli ascensori. Si sa.
berlusconi
sinistra puzza
| inviato da Attentialcane il 12/5/2011 alle 6:25 | |
5 maggio 2011
TEKKAMAN

Oggi Repubblica ha anticipato uno stralcio del saggio La felicità della democrazia scritto da Ezio Mauro e quel supereroe della sinistra che piace alla gente che piace che risponde al nome di Gustavo Zagrebelsky. Ora, a parte il fatto che la felicità è un bicchiere di vino con un panino, come farà mai la sinistra a vincere le elezioni con uno che scrive “la democrazia è il modo più sopportabile di sopportare l'infelicità”? E poi non puoi rispondere a quel Mickey Mouse di Ezio Mauro “nell'essenziale, sono d'accordo teco”. Teco? Ma come cazzo parli Gustavo? Come cazzo parli?
Aggiornamento: scusate, ma avete letto la rubrichina di Andrea Marcenaro?
4 maggio 2011
IL MITO DELLA SITUATION ROOM

Ora, l'unica prova certa è questa: lo staff dei "filosofi" che guarda la Prova certa. E noi siamo un po' come quelle persone che si devono accontentare della provità, per le quali "la verità non può essere altro che le ombre degli oggetti artificiali". Solo che viene un dubbio: nella caverna di Platone i saggi che spezzano le catene poi bevono da quei bicchieroni di polistirolo?
Aggiornamento: in rete impazza il tormentone dei "saggi" della situation room. Questa è la migliore.
Aggiornamento 2: il primo omino in piedi in alto a sinistra è una guardia del Parco dove stazionano Yoghi e Bubu. La Hillary sta guardando scene lewinskiche.
obama
platone
osama
| inviato da Attentialcane il 4/5/2011 alle 22:39 | |
3 maggio 2011
LA LUNA E IL CONTADINO UMBRO
In questo editoriale del Foglio, che prende un po’ per i fondelli l’incredulità di alcuni per la morte di Bin Laden e invita a fidarsi dei fatti, si mettono insieme patate e bulloni che – come insegnano gli economisti più avveduti – non si possono sommare perché tra loro incommensurabili. L’editorialista mette sullo stesso piano l’incredulità della casalinga di Voghera, il complottismo à la Indymedia, la disperazione dell’orfano di Elvis e l’ottusità del “contadino umbro” che non crede nella conquista della luna. Insomma, una specie di Cln pre-razionale. La differenza del contadino umbro però salta agli occhi: è l’unico che la luna la indica con il dito medio.
| inviato da Attentialcane il 3/5/2011 alle 10:48 | |
2 maggio 2011
IL MISTERO DELLA FESTA
"Cosa resta, allora, per la critica? Se Wojtyla sia stato un sant’uomo no: questa è materia di pertinenza della congregazione per le causa dei santi. Se Wojtyla sia stato un protagonista più o meno controverso della storia del XX secolo nemmeno: perché l’acribia storica non si esibisce nei giorni di festa, senza con ciò confessare che a interessare davvero è allora solo la sua esibizione, cioè la sua mediatizzazione. Quanto a quegli stessi giorni di festa, sono pure loro giorni esemplari. Non c’è civiltà umana che non abbia avuto, infatti, il suo tempo festivo. Ecco perciò quel che resta: un esame critico di come si costituisce l’esemplarità delle opere e dei giorni, e si costituisce grazie ad essa l’ordine pubblico di ciò che è più importante e più visibile (visibile perché importante, e importante perché visibile). La Chiesa cattolica, lei, fa la sua parte: santifica, celebra, commemora. E gli altri? Perché non c’è solo la beatificazione a piazza San Pietro: c’è pure, il primo maggio, la playlist del concertone di piazza San Giovanni, e l’idea, fattasi prepotentemente largo a sinistra, che l’unico modo di vendere (se stessi) sia quello di svendere (tutto il resto). Orbene, da qualunque parte lo si guardi, tutto sembra meno che il miglior brand management. Innanzi tutto per la politica e per i partiti, ma soprattutto per la sinistra, e per il Pd (per Veltroni o Renzi non saprei)".
Su Leftwing
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